Guardandoti attorno avrai notato tantissime donne truccate (e qualche volta anche uomini!), ma sicuramente non ci avrai prestato troppa attenzione: questo perché il make up è tra gli usi più diffusi della nostra società.
Ma tu te lo sei mai chiesto perché le persone si truccano?
Perché ai nostri occhi avere le palpebre blu, verdi o dorate e le labbra rosse, rosa o viola, rende l'aspetto molto più gradevole e affascinante?
Per capirlo facciamo due passi indietro fino all'antico Egitto dove il trucco era considerato un qualcosa di divino e protettivo contro il male, oltre che, ovviamente, ornamentale: ed è da qui che faccio partire il mio racconto.
Ai tempi dei Faraoni, l'igiene e la cura di sé rivestivano un ruolo davvero molto importante (incredibile ma vero!).
Gli egiziani usavano spalmarsi creme e oli per proteggere, idratare e abbellire la pelle; ricavavano i profumi dai fiori e fabbricavano "Pinzette artigianali" per depilarsi.
Le donne, in particolare, si schiarivano la pelle attraverso composti cremosi a base di biacca (il moderno fondotinta) ed esaltavano il contorno occhi con polveri scure come il Kajal e qualche volta, si facevano addirittura la manicure!
L'avresti mai detto che Cleopatra usava il "rossetto" e il "fard"?
Certo, non erano come quelli che conosciamo noi oggi, ma avevano la medesima funzione!
Tutto questo perché si credeva che gli Dei apprezzavano la bellezza.
Storia non molto diversa per le donne greche, le quali però, invece di schiarire il viso, lo scurivano per attenuare il pallore tipico di una vita sedentaria passata in casa.
Durante l'Impero Romano, le donne si applicavano con molta cura maschere di bellezza per prevenire l'invecchiamento e curare imperfezioni come l'acne. Usavano moltissimo tingersi i capelli, colorare le labbra e stendere una base di colore sulla pelle del viso, anche questa costituita da biacca.
Dall'età medioevale fino al Novecento per il make up inizia un periodo "altalenante":
Nel Quattrocento si cercava di avvicinarsi il più possibile all'aspetto bianco e impersonale dei cadaveri, perché era segno di agiatezza e alto status sociale; usanza che proseguì nel Rinascimento, molte volte anche ricorrendo a "mezzi estremi" come sostanze tossiche o velenose: tutto pur di differenziarsi dalla parte povera della popolazione, che lavorando nei campi, aveva un colorito scuro.
Nel Cinquecento, invece, il trucco era associato alla malattia: ci si truccava per nascondere i segni della decadenza.
Ancora un periodo di splendore nel Settecento, per poi ritornare ad essere associato alle donne di facili costumi nell'Ottocento.
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Nota Biricchina
In entrambi i periodi, era diffusissima usanza quella di impregnarsi di talco profumato. Il motivo?
La puzza!
L'igiene era davvero poco curata e di conseguenza ne veniva fuori un odore ben poco gradevole.
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Dal Novecento, finalmente, il trucco assumeva un aspetto diverso: truccarsi voleva dire essere eleganti e femminili. Le donne del secolo sorso volevano distinguersi, emanciparsi, volevano sottolineare il loro valore; volevano anche loro un ruolo nella società e lo volevano anche bello importante! Ed il trucco, ovviamente, era uno dei mezzi più distintivi.
Riepilogando
E' molto chiaro che il concetto di trucco non è mai stato fine a se stesso, ha sempre avuto funzioni molto significative; ma che fosse di prestigio o di vergogna, per fortuna oggi non è più così.
Adesso ci si trucca solo per farsi belle :-)
e qualche volta anche per nascondere i difettini; ma in fin dei conti che importanza ha il motivo quando si ha la libertà di farlo semplicemente perché ci va di farlo? :-)Nessuna.
...E così sono arrivata alla fine del mio racconto.
Mi raccomando, da oggi in poi, quando ti trucchi, prova a pensare a questa "fetta rosa" di storia che hai appena letto, e sono sicura che vedrai il gesto di truccarsi con occhi diversi; chissà, magari solo la sua nobiltà ti farà acquisire più consapevolezza e ti aiuterà a fare qualche passo avanti in questo fantastico cammino.
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